SU.D. Collective e la lampada Cardellino agli appartamenti Lago

maggio 10th, 2010 by Ivana

Lampada Cardellino Collettivo SUD

Dal sud all’appartamento Lago - Zona Brera- arriva il Collettivo Su.D. Quattro giovani designer e una lampada pronta ad… ingabbiare la luce!

Sospesa, da terra o da tavolo, nell’appartamento Lago faceva bella mostra di sè Cardellino, una lampada ironica, pronta a divertire i visitatori dell’appartamento durante la settimana del design a Milano.

Cardellino fa parte di una serie di prodotti che rivelano quel modo di fare tutto partenopeo, dove la creatività da idea astratta, diventa sangue e risata. Ricorderete tutti le celeberrime bottigline “Aria di Napoli”, dove l’elemento impalpabile come l’aria veniva catturato e messo in vendita.

Da questo trae spunto il progetto Cardellino dove, come avrete capito, non è l’aria ad essere imbottigliata, ma la luce. Al pari dell’aria, intangibile e impalpabile, i quattro designer campani hanno giocato con la luce “ingabbiandola” in questa gabbia dallo stile retrò ma familiare e sofisticato.

Un gioco che continua durante l’utilizzo e la scoperta di Cardellino. Basta infatti aprire la porticina per trasformare la gabbia in una nuova lampada, che si accendere e lascia fuggir via la luce proprio come farebbe un uccellino intrappolato in gabbia.

Autori di Cardellino quattro distinte personalità, quattro designer con quattro diversi background e carriere professionali. Sono Alessio Galdi, ghaphic designer, Gaetano Auricchio, Interior designer, Claudio Viscardi, industrial designer e Domenico Rescigno, designer

Da questi quattro giovani designer, e dalla loro forte passione per il design, nasce SU.D Collective, dove la tradizione si sposa con l’innovazione e la voglia di cambiare, dove il desiderio di preservare si coniuga con la volontà di sperimentare e creare oggetti ibridi e contaminati. Dal sud, tormentato e spesso denigrato partono i loro progetti covati e ragionati ma impetuosi e inarrestabili come la lava del Vesuvio, poetici e ironici come gli animi partenopei.

I loro progetti spaziano dal design di interni, al prodotto passando per la grafica unendo le varie professionalità per creare configurazioni di lavori che rispecchiano al massimo la propria provenienza, le proprie radici.

Potete vedere altri lavori direttamente al loro sito ufficiale, che vi riporto di seguito. Ancora complimenti ed un forte in bocca al lupo a tutti ragazzi!

Zona Tortona, appartamento Lago, lampada Cardellino design Collettivo Sud

Foto: photographer Domenico Diego

Scritto in Interior Design, Salone del Mobile, Young Designers, Zona Tortona | 16 Commenti »

16 commenti

  1. democrito Scrive:

    L’idea è simpatica, la realizzazione buona, nobile il discorso sul riscatto del Sud, però… non sarebbe ora di smetterla di fare gadget? Questa lampada, come la maggior parte delle lampade di pseudo-design precludono al 95% della luce emessa dalla fonte luminosa di venire fuori. L’efficenza è molto bassa, l’orientamento è al contrario, però siamo tutti a fare “uau”, anzi “‘azz!” di fronte alla simpatica trovata. Continuiamo pure così, con i gadget, e prima o poi dovremo stupirci a causa di cose molto più concrete come la fame, la guerra o il totale disastro ambientale, per altro già molto diffuse in gran parte del mondo. È mai possibile che persone intelligenti e creative debbano sprecare queste capacità dedicandosi ad effimeri stupori invece di convogliarle su progetti più vicini alla realtà?
    È un peccato che “Progettare per il Mondo reale” di Victor Papapnek sia introvabile, sarebbe una buona lettura.

  2. Emiliano Scrive:

    ohohoh mi è sembrato di vedere una turbina……

  3. lucia Scrive:

    la lampada” gabbietta” mi sembra il frutto di un gioco infantile; il risultato , forse anche divertente, esclude del tutto il fascino che emana da una fonte di luce ,in cui è la luminosità che domina, e la materia tende a negarsi come tale proponendosi solo veicolo di pura trasperenza

  4. nickycino Scrive:

    Davvero brutta … per me!

  5. Vale Scrive:

    io non la trovo affatto brutta,anzi. mi diverte molto la gabbia ripresa tal quale ma reinterpretata come lampada, è molto più incisivo come messaggio che se avessero modificato la gabbia rendendola più contemporanea ad esempio. un bel gioco di contrasti!

  6. Antonio Scrive:

    A me piace… e mi piace la visione che ne ha dato ivana: oggetto astratto e creativo.

    La parola “Design” (progetto) vuol dire tutto e non vuol dire niente.

    Da un mio modesto punto di vista la parola DESIGN acquisisce un significato solo nel momento in cui viene circoscritta ad un genere. In questo caso vedrei bene questo PROGETTO in un contesto più artistico, con un animo che pesca più nell’arte contemporanea. Da quest’ottima mi piace molto!!! :-) ))

  7. domenico capuano Scrive:

    veramente artistica geniale e bellissima Mimmo sei fortissimo salutoni mi raccomando a presto

  8. Bastasu Scrive:

    questa è una delle lampade più brutte che abbia mai visto!
    se il suo intento è solo divertire, ci riesce, per cinque minuti, poi i suoi contenuti sono talmente bassi che lasciano il tempo che trovano, un po’ come un mimo da strada, dopo un po’ ti stanchi di starlo a guardare. Sottsass, gli Archizoom, gli UFO, Mari, il Superstudio erano evidentemente un’altra cosa. Erano degli intellettuali & designer.
    Parlavo giusto qualche tempo fa con Corretti: mi diceva che al giorno d’oggi La funzionalità in un oggetto è data oramai per scontata: un orologio si sa che segnerà l’ora giusta. Quello che evidenzia un progetto dagli altri è la sua forma, il design è forma e pensiero. Il pensiero, in questa lampada, era talmente piccolo che penso sia scappato da una fessura della gabbia.

  9. democrito Scrive:

    Fabio Novembre ne ha disegnata una simile, prima. E prima di lui diversi altri hanno avuto la brillantissima idea di mettere una lampadina in gabbia. Il modo più intelligente di sprecare energia senza fare luce. Tanto vale lasciare acceso un ferro da stiro. Qui non è neppure data per scontata la funzionalità, è un giochino fessacchiotto e basta. Sufficiente per attrarre il sistema dei media ed il marketing dell’apparenza. Ma prima o poi si dovranno fare i conti con la realtà. Fare oggetti come questi è solo indicativo di tronfio egoismo, è solo cagarsi addosso per essere così smodatamente creativi. Peccato che si senta anche l’odore. Prima o poi vi renderete conto che di oggetti idioti non ne ha davvero bisogno nessuno tranne i designers senza ambizioni?

  10. Vale Scrive:

    mammamia tutti contro questa lampada…intanto loro l’hanno esposta! un motivo ci sarà!!

    Democrito tu cosa hai esposto al salone??? ti ascolto…

    tutto il design può piacere o non piacere, mi sembra infantile dire che non fa luce e privo di fondamenta. Emette lo stesso quantitativo di luce di una lampada con plafoniera, che cambia? Se poi mettiamo una lampada a risparmio non sprechiamo niente. Non tutte le lampade sono per la letture, altre, come questa, possono anche essere ottime per luce soffusa, per fare ambiente. Levatevi i paraocchi

  11. democrito Scrive:

    Mi spiace insistere, Vale, ma se si espone si ci espone, anche alle critiche. Quello che io ho pomposamente portato in fiera mi è anche capitato di vederlo esposto, qualche anno dopo, accanto al cassonetto, e questo mi ha reso più consapevole. “Levatevi i paraocchi” vale anche per gli incantati rimiratori degli estetismi fini a sé stessi. Mi spiace che una generazione di persone capaci e creative -i designers hanno intrinsecamente una capacità di scandagliare il futuro enormemente maggiore, diciamo, dei commercialisti- si perdano ad inseguire effetti estatici invece di proporre soluzioni alternative, e con progetti concreti, alla cloachizzazione del mondo. Stiamo pure nel pattume a rimirare le lampadine in gabbia, già fatte, per altro simili, da F. Novembre per Driade e che possiede anche ogni officina dagli anni “30 dello scorso millennio. L’ho detto nel primo intervento: simpatica e ben realizzata. Ma insito a dire che è anche inutile e inopportuna, come la maggior parte delle merci. Quello che critico non è la lampada, che com’è comparsa scomparirà rapidamente nel fiume degli oggetti con scarso valore, ma è lo spreco di talento. Se questi quattro ragazzi sono stati capaci di fare questo e portarlo al Salone probabilmente sarebbero capaci di fare ben altro, di maggiore utilità sociale. Tutto qua.

  12. iomassib Scrive:

    mmm carina…nulla di piu’…
    ha ragione democrito è piu’ utile al marketing ed ai mass media che non agli utenti…è un bel gadget…ma non è design
    mannaggia a starck

  13. ciampach Scrive:

    inutile…addirittura 4 menti per creare questo “riutilizzo stilistico” di una gabbietta per uccellini! Sulla luce, in un ottica di risparmio energentico, dovrebbero essere fatte maggiori riflessioni di stile associate ad una efficenza massima di illuminamento. Condivido sul fatto che questo oggetto vada bene solo per qualche spot o comunicazione a livell odi marketing

  14. carlo Scrive:

    io vorrei vedere i prodotti delle persone che criticano la lampada in questione (anche con un certo sarcasmo- addirittura 4 menti per questo “riutilizzo stilistico”-). io faccio il designer e mi fa piacere che quattro giovani campani (territorio in cui fare prodotto e quasi impossibile ) si siano buttati in un avventura del genere. complimenti.

  15. dino Scrive:

    democrito (in greco Δημόκριτος) È praticamente impossibile distinguere le idee attribuibili a Democrito da quelle del suo maestro.
    Mi fà piacere che i tuoi oggetti siano stati ritirati dall’AMSA con tanta felicità. Chiedendosi cosa fossero quei catorci.
    dino operaio 40 anni

  16. SUD Collective al salone del mobile 2012 Scrive:

    [...] del Salone del Mobile. Li avevamo scoperti  due anni fa, all’appartamento Lago con la loro lampada Cardellino, un concentrato di ironia e [...]

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