Concrete Cloth: il cemento morbido come un tessuto
E’ morbido e leggero, proprio come un tessuto ma ha tutte le caratteristiche fisiche e meccaniche del cemento… basta solo aggiungere acqua!
Senza acqua, infatti, è soffice e flessibile proprio come un pezzo di stoffa (di quella un po’ spessa) basta impregnarlo di acqua ed attendere 24h per un renderlo resistente e duro come il cemento. E’ il Concrete Cloth un nuovo materiale realizzato dall’azienda britannica Concrete Canvas “A secco, si presenta come un tessuto ma una volta impregnato d’acqua è flessibile e adattabile a curvature complesse” .
Chissà se al progettista non è venuto un colpo di genio guardando il gesso dell’ingessatura visto che il principio di funzionamento è praticamente uguale alle garze del gesso usate in medicina (purtroppo ne so qualcosa!).
Concrete Canvas è un materiale versatile utilizzato fino a qualche anno fa esclusivamente in ambito militare ma che oggi sta pian piano prendendo piede in diversi settori, non ultimo quello del design. Una tecnologia premiata “non solo per le caratteristiche tecniche ma anche per le potenziali capacità di influire sulle nostre vite”.
Grazie alla sua leggerezza e alla facilità di utilizzo questo particolare materiale permette di creare in meno di un giorno moduli abitativi confortevoli, spaziosi ed ignifughi. Per realizzarli bastano appena due persone, aria compressa ed acqua. Prima di tutto si stende sul terreno il sacco realizzato in tessuto di cemento (ci si aiuta con un’automobile viste le dimensioni). Nella fase successiva si gonfia il sacco con dell’aria e poi si procede con l’aggiunta dell’acqua. Poco più di mezz’ora per realizzare un modulo e 24 ore per far asciugare tutto
Vi consiglio di vedere il video per capire com’è semplice e veloce creare una cellula abitativa. Il mio pensiero ovviamente è rivolto alla popolazione di Haiti, che in questi giorni purtroppo sta vivendo momenti drammatici. Un progetto come questo potrebbe essere d’aiuto per creare velocemente dei moduli abitativi dignitosi e, perché no, delle vere e proprie sistemazioni definitive.
Col tempo si potrebbero pensare ad altre forme per cellule abitative ed altri utilizzi di questo materiale interessantissimo sia per l’architettura che per il design. Che ve ne pare?
Scritto in Nuovi materiali | 17 Commenti »
gennaio 20th, 2010 at 16:01
Non so, non mi intendo molto di materiali da costruzioni…
Esteticamente è bello, ma non sarebbe meglio cercare altri materiali, piuttosto che (ancora) il cemento, che inquina?
gennaio 20th, 2010 at 17:29
Beh, già da tempo i ritardi nel sistemare gli sfollati non hanno alibi.
Con questo metodo si risparmia un bel po’ in casseforme!
gennaio 20th, 2010 at 20:51
mmm, non mi convince troppo, una volta che si è asciugato torna malleabile o resta duro? e come si fa a buttarlo via? cioè il cemento si rompe e volendo lo si può anche riutilizzare ma questo?
gennaio 20th, 2010 at 23:56
nell video l’immagine dell’ufficio tutto bianco allestito all interno è grandiosa! cmq è vero il cemento inquina potenzialmente piu di altri materiali costruttivi.. allo stesso tempo è inutile pensare che smetterà di essere impiegato nei prossimi anni… per cui la soluzione è evolvere questo tipo di materiale per ridurre l impatto ambientale… in questo senso, oltre che dal punto di vista applicativo, questo nuovo cemento è un ottimo prodotto…
gennaio 21st, 2010 at 13:41
vero, il cemento inquina ma non credo sarà sostituito da altri materiali almeno per i prossimi 20 anni. Non ci sono materiali altrettanto performanti per costruire edifici a meno che non pensiamo ad acciaio, vetro… Per rifugi temporanei secondo me è perfetto soprattutto dopo aver guardato il video. molto meglio di container o le tendopoli che purtroppo stiamo guardando in tv. Interessante come materiale sia per il design che per l’architettura. Bello!
gennaio 21st, 2010 at 22:30
Sono d’accordo con Marina! In finale, pensiamo all’extrime design, o a situazioni d’emergenza, come per l’appunto quella che citi, d’Haiti! Quanto sarebbe meglio oppure avere avuto dei capanni di cemento, piuttosto che le tende all’Aquila? Immaginiamoci poi non appena tutti i problemi del cemento saranno risolti, perché no, tramite nanotecnologie…
Bello bello bello!
gennaio 23rd, 2010 at 14:31
Dove si compra?
gennaio 26th, 2010 at 16:03
in risposta alla domanda di LARCHITETTOL: la ditta concrete canvas che produce sia i rifugi di cemento che i rotoli di cemento ha affidato la commercializzazione di questi prodotti in Italia a me ed a una mia collega. Quindi contattandomi sul cellulare 3391993291 oppure su email yvanof@virgilio.it, potrò mandarvi campioni del prodotto molle e indurito ed ogni informazione che desidera. Saluti, Yvano Filippin
febbraio 10th, 2010 at 16:11
[...] giorni fa vi ho parlato di Concrete Cloth, il particolare tessuto che impregnato d’acqua assume tutte le caratteristiche fisiche e [...]
febbraio 11th, 2010 at 13:31
beh il bunker portatile è veramente utile. peccato sia finita la guerra fredda, avrebbe avuto un successo strepitoso nell’ex DDR.
febbraio 13th, 2010 at 15:32
non vedo alcuna innovazione tecnologica, anzi un retrofront nel “Disegno industriale”(non lo chiamiamo comunemente Design, troppo pubblicitario).
p.s. ma una volta che uno finisce il “campeggio”?…ruspa? e martello pneumatico?
giugno 3rd, 2011 at 15:44
Ma non è che l’ispirazione l’ha data Gaudì? Anch lui usava il tessuto per le sue forme stravaganti e poi le copriva con il cemento molto liquido.
giugno 18th, 2011 at 17:08
Sarei curioso di conoscerne il costo, se costasse meno dei container che usiamo per i compound all’estero (Iraq, Afghanistan, etc etc) sarebbero davvero convenienti, anche solo per i costi di trasporto.
Per me è una soluzione geniale.
Sarebbe interessante capire se si posso tagliare delle sezioni di parete per ricavarne delle finestre.
Chiaro che sarebbero “a perdere”, ma probabilmente sono recuperabili.
Spero che qualcuno abbia notizie in merito.
giugno 18th, 2011 at 18:53
@ Kribio.
Il campeggiatore la “tenda” secondo me la trova già in loco, certamente dura di più di una tenda tradizionale, senza portarsi dietro il carrello.
Costano sicuramente meno di un bungalov
ottobre 17th, 2011 at 14:16
Per info contattare
aprile 11th, 2012 at 10:45
Ciao a tutti, ho fatto ricerche ovunque, ma non sono riuscito a sapere dove comprare in Italia questo interessante prodotto. Qualcuno di voi a trovato qualcosa, sapete dove acquistarlo, grazie a tutti.
maggio 14th, 2012 at 19:58
sono interessato ,vorrei provare il materiale nella scultura.