iLamp: la lampada in polimeri elettroluminescenti e silicone
Una lampada “tattile” realizzata in silicone bianco e polimeri elettroluminescenti.
Ideata dallo studio System Design la lampada iLamp è una delle poche lampade ad avere una spiccata caratteristica tattile, come affermano i designer stessi. La prima lampada soffice al tatto, vellutata e modellabile a piacimento degli utenti.
Grazie ai materiali di cui è composta iLamp è estremamente sottile e riesce ad assumere diverse forme dettate tutte della nostra fantasia. Possiamo attorcigliare iLamp attorno un’asta, stenderla completamente, curvarla, torcerla o imprimere una forma più particolare.
Grazie ai polimeri elettroluminescenti la lampada iLamp non raggiunge alte temperature (a differenza delle lampade ad incandescenza o alogene) risultando così perfetta per essere modellata a mani nude anche da accesa. Nota positiva anche sui consumi: bassi pur garantendo una potente sorgente luminosa.
Interessante l’utilizzo dei polimeri elettroluminescenti e lo stile così minimal e bianco “apple”. Mi piace molto. Sicuramente un’ottima abbinata con il cellulare a memoria di forma NEC! Per la messa in commercio ci vorrà ancora qualche mese. In camera mia starebbe benissimo! Galleria immagini
Scritto in Design eco-orientato, Nuovi materiali | 6 Commenti »
maggio 8th, 2009 at 11:09
L’idea mi piace un bel pò! : )
maggio 8th, 2009 at 11:46
Bellissima.
Mi piace, mi sa che la metto nella mia lista dei desideri, insieme alla green kitchen e al minieolico.
maggio 8th, 2009 at 12:36
si si…me piace, bravi!
maggio 8th, 2009 at 18:19
Bhè, l’uso dell’ “i” iniziale mi pare azzeccato: sembra veramente prodotta dal tavolo di Ive…
maggio 19th, 2009 at 09:57
La tecnologia alla base di questa lampada non è certo nuova. Questi polimeri esistono (e sono utilizzati) da diversi anni ma per scopi differenti. Il loro principale utilizzo è la retroilluminazione di pannelli LCD dei telefonini, elettrodomestici, tachimetri… Qualche anno fa un produttore di questi pannelli mi aveva chiesto di disegnare per lui una lampada utilizzando queste strisce e avevo anche accettato di farlo. Mi sono fatto dare alcuni campioni di varie misure e la prima cosa di cui mi sono reso conto è che di luce ne fanno mooolto poca. Alla fine ho rifiutato il lavoro. Non è che, in questi anni, sia stato possibile aumentare molto l’emissione luminosa di questi pannelli, per cui, dalla superfice luminosa utilizzata per questa lampada, penso che non faccia molta più luce del display di un palmare. Potrebbe andar bene, al massimo, per illuminare la tastiera del computer (e a quel punto l’avrei fatta USB) o per leggere di notte senza disturbare (e allora l’avrei fatta a batteria). Resta comunque interessante per la plasmabilità della forma…
luglio 9th, 2009 at 22:29
Carina.
Ma – se e come dice Guido – quasi inutile..
La luce mi ricorda comunque troppo un neon..