Aptus, la super-penna sostenibile
La penna del nuovo millennio? La propone il designer giapponese Takumi Yoshida. Ergonomica, leggera e sostenibile.
Il suo nome è Aptus, il massimo in termini di design e strumenti per la scrittura. Eleganza e funzionalità, a detta del designer, si fondono e prendono vita con Aptus. Una super penna creata per conferire la massima ergonomia. Diversamente dalle tradizionali penne, Aptus ha ben 4 punti di contatto (tre alla punta e uno lungo la penna), unico particolare non è adatta ai mancini…
Più del design, sicuramente originale, quello che più apprezzo in questa penna è il lato sostenibile. Aptus infatti puo’ essere utilizzata per lunghissimi tempi grazie al sistema refill. Contrariamente alle tradizionali penne, che una volta esaurite si gettano via, in Aptus dobbiamo solo cambiare la cannula con l’inchiostro, la struttura resta sempre la stessa.
Per chi non riesce ad accettare la tecnologia e ama scrivere ancora con le tradizionali penne è un’ottima alternativa sostenibile e di gradevole aspetto. Per i malati c’è sempre D:Scribe. Tra le due preferisco Apsus, spero sia veramente così comoda come promette il designer…
- Sito ufficiale Takuni Yoshida
Scritto in Design eco-orientato, Young Designers | 13 Commenti »
settembre 30th, 2008 at 09:42
Per tutti i tipi di penne a biro è già possibile fare il refill. Persino per quelle super-economiche come le Bic. Al massimo, dunque, il problema è che le aziende produttrici non mettono in vendita le sole cartucce sostitutive. Bisognerebbe cambiare il modo di vendere le penne, non solo il design.
settembre 30th, 2008 at 15:27
Ma che Bella!!! Chissà dove si può comprare…
settembre 30th, 2008 at 19:40
@ smeerch
si certo, senza dubbio, il sistema è già stato inventato ma le cartucce re-fill (come hai detto stesso tu) non si trovano. Per le bic onestamente non ho mai trovato le ricariche, sei proprio sicuro esistano? E comunque, se pure esistessero, stiamo parlando di una nicchia, troppo nicchia!! Dovrebbe essere un articolo trovabile con estrema facilità, invece sfido chiunque a trovarle. Almeno, in questo caso, il progettista si è focalizzato al 100% su un prodotto refill. Anche io lo trovo ben fatto. Poi è facile fare critiche (voglio vedere se tu compri le ricariche…!)
ottobre 1st, 2008 at 10:48
Non si farà il refil alle Bic ma a tutte le penne che costano più di 2 euro si, che discorsi sono?! Ci sono centinaia di aziende che producono penne serie ed ovviamente sono tutte ricaricabili. L’eccezione sono le penne usa e getta. Chiusa parentesi. In ogni caso, a livello di sostenibilità, tra il buttar via una Bic finita ed il buttar via una cartuccia non ci trovo poi una gran differenza. Ad ogni modo è un oggetto dal design organico e gradevole.
ottobre 1st, 2008 at 12:17
qua non si parla di riciclo, ma di sistemi di ricarica. Mi dispiace ancora una volta remare contro, ma le penne che dici tu quali sono? le stilografiche? Beh, grazie che sono ricaricabili, ma quelle che usiamo tutti i giorni -Bic, Staedtler &co.- non lo sono affatto e sfido chiunque a ricaricarle. Impossibile! Forse non riesci a capire che le quantità di penne che si gettano sono numeri da paura! Non dobbiamo prendere le penne da 5 euro per ricaricarle, dobbiamo cambiare gli stili di vita, magari questa penna lo insegna. Invece di impuntarvi cercate anche di aprire la mente
ottobre 1st, 2008 at 14:12
a me la penna piace…w il decostruttivismo!
ma visto il fervore di mARina mi sa che non ho capito qualcosa…come funziona sta penna? io ho sempre pensato che le penne refill permettessero di “sostituire” la cartuccia interna e quindi gettare la finita…invece ora mi sembra di capire che questa penna si ricarichi…come le refill delle cartuccie stampanti…allora bene, ottimo direi
“Secondo stime serie, ogni giorno circa 100 milioni di penne finiscono nella pattumiera. Tradotto in materiali grezzi, tutto ciò significa circa 8 milioni di chili di plastica e 20 tonnellate di metalli nobili al giorno!”
Ripeto, io non ho ben chiara la cosa, e quando tu mARina dici che è un prodotto “troppo di nicchia” mi incasino ancora di più, perchè la penna a Sfera Eclipse costa 0.38 € ed è refill
http://www.iperprice24.com/product/SFERA-ECLIPSE.html
ma questa penna quanto costa? più o meno di 5 €?
bho…avevo la mente aperta e ora mi si è inchiodata con questo punto interrogativo… oO
ola
ottobre 1st, 2008 at 19:15
Penne stilografiche? Io parlo di tutte le penne a sfera da quando sono state inventate fino ad oggi. Si cambia la cartuccia (pennino compreso) e si tiene la penna. Ti cito Montblanc per capirci. E non fraintendere, dico Montblanc perchè si conosce, ma tante penne da 5€ funzionano così. Comunque quello che voglio dire è che, lo so che vengono buttati milioni di Bic ogni giorno, ma questa penna ricaricabile non risolve il problema perchè di penne ricaricabili ce n’è fin troppe, e ci sono sempre state. Ripeto che questa penna è interessante per design ed ergonomia a mio avviso.
ottobre 1st, 2008 at 19:41
Montblanc… una marca economica! vabbè, design ed ergonomia fantastici, questo lo condivido
ottobre 2nd, 2008 at 09:38
Mi auto cito: “E non fraintendere, dico Montblanc perchè si conosce, ma tante penne da 5€ funzionano così.” …
ottobre 2nd, 2008 at 23:13
Ma nessuno ha notato il paerticolare…?non adatta ai mancini la “penna del futuro”!?io non sono mancino però non mi sembra il caso di parlare di superergonomica..chi è mancino deve essere costretto a fare tutto con la destra?!lo trovo poco giusto..un po di sforzo in più e molti problemi si risolverebbero..poi per la sostenibilità mi aspetterei qualcosa in più..dai materiali bio degradabili a una concetto di ricarica un po diverso dai classici refil..
ottobre 3rd, 2008 at 17:23
beh, ragazzi.. a me questa penna piace molto.
1)per quanto riguarda il discorso d ricarica: sinceramente nn ho mai ricaricato una penna.. e nn ne avevo mai supposto la possibilità! :s
penso che il sistema d re-fill debba essere un po’ più impegnativo di una “cartuccia”.. magari potrebbe consistere in una sorta di contenitore-dosatore, altrimenti nn avrebe tanto senso
2)a proposito di ergonomia: ma come fate a dire che non è adatta ad un mancino? a me sembra alquanto simmetrica.. mah!
3) ciao ivana!!
ottobre 3rd, 2008 at 21:36
prima di tutto un saluto speciale a tazzy:)
circa la penna credo sia adatti perfettamente anche ai mancini ma sul sito questa bivalenza veniva messa un po’ in crisi. Chissà, la proveremo quando, e se, verrà messa in produzione;)
un bacio a tutti:*
ottobre 5th, 2008 at 23:20
solo wow! con la rabbia di non averla progettata io.