Super Star: una Chinatown sostenibile??
La Chinatown del futuro? Sarà sostenibile, futuribile e a misura d’uomo! Il progetto utopico Super-star degli architetti Mad Architects (chissà perchè questo nome…) sta facendo il giro del mondo. Io sono mooolto scettica!
Dopo Pechino 2008 è probabile che la Cina si sia un po’ montata la testa. L’ultima arrivata è Super Star, un nuovo volto per le chinatown d’oggi, kitsch ed obsolete.
Sarà una stella alta più di 1000 metri, pronta ad ospitare più di 15mila persone e in grado di produrre cibo ed energia per tutti gli abitanti della stella. Come la definiscono i Mad Architects, Superstar sarà la prima “self-sustaining city” capace anche di riciclare il 100% dei suoi rifiuti.
All’interno di questa mastodontica architettura si verrà in contatto con la cultura cinese, con la cucina e le tradizioni del paese. Non mancheranno eventi, palestre, centri benessere e, addirittura, sarà presente anche un cimitero digitale.
Super Star, udite udite, sarebbe anche in grado di spostarsi da un lato all’altro del globo, pronta a divulgare il verbo della cultura cinese. Non chiedetemi come fa a spostarsi da un punto all’altro perchè non è specificato da nessuna parte!! Ma le sorprese non finiscono qua! La prima Super Star infatti sorgerà (atterrerà, si materializzerà.. chissà) proprio a Roma. Dalle foto sembra più uno scenario apocalittico!
Teletrasporto a parte, qualcuno mi sa spiegare, strutturalmente, come si reggerà??? L’impatto ambientale? le dispersioni termiche? Sostenibile da quale punto di vista?? Spero sia solo una provocazione! Per i curiosi, è possibile approfondire l’argomento alla Biennale di Venezia (dov’è presentato il progetto). C’è tempo fino al 23 Novembre. Fatemi sapere. Immagini
Scritto in Architettura Contemporanea, Curiosità | 8 Commenti »
settembre 23rd, 2008 at 10:28
euhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh…esagera???che notizia questa mattina Ivana..!!!questa è grossa!!!pesante..quindi oltre ai rischi naturali ora anche la stella che ci cade può cadere sulla testa..hahaha!!va be be..eh sta su con l’elio no ivana?un po di elio e via..eheh..non saprei proprio..piu tardi vado ad informarmi..intanto dico eeuhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!
settembre 23rd, 2008 at 14:08
Sono stato a cena fuori ieri sera con i progettisti (al ristorante cinese) e mi hanno confidato che le parti più a rischio di crollo (tipo le estremità degli spuntoni) verranno sorrette da palloncini gonfiati con elio.
Inoltre mi è stato confidato che il comitato organizzatore della “Sagra della Ranocchia” (Loreto – AN) ha vinto l’appalto per la fornitura i quest’ultimi. Quindi sarà possibile ammirare gruppi di baloon a forma di Pikachu, Mucca e Pollo e naturalmente il palloncino ufficiale della Sagra dela Ranocchia che non è a forma di rana ma è rotondo.
—-
Ma fatemi il piacere!!!
settembre 23rd, 2008 at 14:21
ma che è sto schifo? ma veramente mi vengono a considerare questo scempio architettura? ma che stiamo scherzando o facendo sul serio? ma quando diavolo lo capiranno gli architetti che la cosa prima dell’architettura è il cervello e non il vomito. per progettare sta cosa quale parte del corpo hanno usato? il Divo (Divino) Gehry quando progettò la sua casa a Santa Monica volevano radiarlo dall’albo e a chi ha progettato sta cosa non vogliamo sbatterlo in un manicomio? io che sono proiettato solo al futuro, imparando dagli insegnamenti dei Maestri dello scorso secolo non posso accettare certe cose, perché questo non è neppure un progetto visto che non ha ne capo ne coda. sono sempre stato un sostenitore che l’architettura deve colpire, nel bene o nel male, l’importante è colpire in qualche modo chi osserva, infatti alcuni post non li commento perchè non mi emozionano anche se tutti di grande interesse, ma questa volta volevo lanciare un messaggio a chi progetta oscenità di questo tipo, l’architettura non è render, è sviluppo di una idea che può nascere da qualsiasi parte, che si sviluppa da qualsiasi idea, naturale o artefatta che sia, questo progetto come si è sviluppato? Dopo che è uscito dal bagno! Sono stati capaci di dire no al grattacielo sostenibile di Piano a Milano e vogliono costruire quei…….bu! ora scopro che si vuole andare oltre pensando a………ma! Un ponte che arrivi sulla luna non l’ha pensato nessuno? Naturalmente con 2 soli piloni sorretto da tiranti, altrimenti come lo fanno stare su. ora capisco bene quando Sottsass, Buti, ecc, mi hanno detto che l’architettura va sempre + alla deriva, non esiste + l’architettura, ci stiamo spostando sempre + verso la fantascemenza e il fatto che questo “edificio” può essere posto in qualsiasi luogo dimostra solo che non è stato concepito per il luogo ma che ogni luogo potrebbe accoglierlo, allora perché non la spediscono su marte almeno non la vede nessuno.
Scusate se ho usato toni un po’ forti, ma questa volta le parole mi sono uscite davvero dallo stomaco visto che me lo sono sentito contorcere appena ho visto i render, non se ne può + di vedere cose che non stanno su.
Resta il fatto che se riusciranno a farlo stare su tra non + di 5 anni e a farlo stare su per un tempo non inferiore ai 1000 anni (il pantheon sta su da quasi 2000) allora mi inchino davanti a questa assurdità.
settembre 24th, 2008 at 13:10
Essendo un progetto utopico la vedo dura… quindi non vedo motivo di lamentarsi a riguardo.
settembre 24th, 2008 at 15:31
improponibile come progetto. direi anche impensabile. Per fortuna resterà solo sulla carta
settembre 25th, 2008 at 08:47
“Jingle bells, jingle bells Jingle all the way”…è già arrivato Natale?
…al di là di tutto, ma che cosa avrebbe da divulgare della cultura cinese? a me viene in mente solo Krypton! e quindi se è il castello di Superman ci pensa lui a spostarlo
ma pensa te!
ola
settembre 25th, 2008 at 23:06
….ho i miei seri dubbi su questa stella….
ottobre 3rd, 2008 at 16:29
sinceramente apparte l’ideà di una città mobile…ke nn trovo una motivazione plausibile… inoltre se una famiglia di vuole restare in quel posto e gli altri se ne vogliono andare ke succede?? cmq… scusate stavo divagando… parla di questa … “cosa” (nn trovo altri aggettivi poco offensivi!!) a pag 210 anke il famoso AD… architectural digest… proprio il numero di ottobre.. uscito il 29 settembre…. ke tristezza