Il design è morto. Philippe Starck chiede scusa e confessa
Philippe Starck abbandona il design e chiede scusa per i prodotti disegnati in questi ultimi anni. Trovata pubblicitaria o reale pentimento???
Ormai è sulla bocca di tutti. Il mondo del design è sconvolto. Philippe Starck, classe 1949, uno dei designer contemporanei più famosi al mondo chiede scusa per le sue creazioni.
Era il 13 Marzo quando al giornale tedesco Die Zeit rilascia la seguente dichiarazione “Chiedo scusa per essere stato un produttore di materialitá. Tutto ció che ho disegnato non era affatto necessario. Smetteró del tutto la carriera di designer fra due anni; voglio fare qualcos’altro ma non so ancora cosa…vorrei trovare un nuovo modo per esprimermi. Il design é un’orribile forma espressiva” continua addirittura dicendo “in futuro non ci saranno piú designer perché i designer del futuro saranno i vari personal trainer e dietologi”. Il tutto si conclude con una delle sue frasi più gettonate : “Quello di cui piú abbiamo bisogno é saper amare”.
Probabilmente sotto l’effetto di qualche strana droga, ha comunque un velo di verità quello che ha dichiarato. Alcuni prodotti facevano veramente…… vomitare (per non dire altro!!!), penso solo all’orso TeddyBear, The Face o Patastarck (mi fermo qui va). Oggetti veramente inutili e discutibili. Ma, al di là di queste pazzie, che comunque ci si aspetta da un tipo bizzarro come Philippe, gran parte dei suoi prodotti non mi sembrano così inutili e da buttar via. Molti sono diventati veri e propri pezzi di design d’autore (come lo spremiagrumi Juicy Salif – accanto a me in questo momento!)
Il buontempone francese promette di abbandonare la scena entro, massimo, due anni e di voler fortemente dedicarsi a qualcos’altro, che ancora non ha deciso. Se qualcuno ha qualche proposta si faccia avanti, a breve il caro Filippo sarà disoccupato (anche se con tutti i soldi che avrà in banca non sarà un problema!). Aspetto ansiosa le repliche di altri grandi del design come il caro Rashid, la bellissima Zaha Hadid, Ron Arad, il mitico Lovegrove…. chissà se qualcun’altro si passerà la mano sulla coscienza e deciderà di seguire le orme del francesino.
Per il momento resto comunque amareggiata e incredula. Magari è una bufala o semplicemente un modo non molto carino di farsi ancora più pubblicità. Voi che pensate?
- Design is dead, sorry PSFK.com
- Businnes Week : Philippe Starck and why there is a blacklash against design and innovation
- RelaxDesign: addio Philippe
- Philippe Starck – sito ufficiale
- Die Zeit
Scritto in Designer famosi, Eventi, Icone del Design | 21 Commenti »
marzo 31st, 2008 at 10:55
Nelle sue ultime 10 interviste (una piú una meno) Filippo ha sottolineato piú volte l’inutilitá divenuta concreta del ruolo del designer nella nostra societá. Lui che ha professato fino a pochi anni fa l’amore per la plastica e uno spirito d’intraprendenza verso il mercato cinese entrando in collaborazione proprio con la Tigre dell’Est. Conoscendo il suo temperamento considero sincere le sue dichiarazioni ma ben poco realista la sua “voglia di fare qualcos’altro”. Ha avuto a disposizione tutti gli anni ’80 e ’90 (in cui, a detta di molti, non c’era piú nulla da dire) per cambiare mestiere e non l’ha fatto, anzi. Credo piuttosto che la rockstar del design si stia prendendo la briga di sfruttare la sua fama per lanciare vari messaggi d’allarme e sinceramente gli credo se dice “Il Design (preso come ció a cui abbiamo assistito finora) é morto” in vista di ció che invece sta diventando ed é giá diventato nel corso degli anni.
Ah, comunque tra gli oggetti inutili di Starck Juicy Salif é ai primissimi posti: quale “icona del design” meglio rappresenta l’inutilitá a favore della monumentalitá (e la pop art non muore mai) meglio di quest’oggetto? Se si prova a spremere realmente un’arancia si fa un vero macello in cucina…e infatti, se non ho caito male, sta in bella mostra all’asciutto sulla tua scrivania, vero? A presto
marzo 31st, 2008 at 13:53
Ciao Ivana, credo che Filippo il furbone non avrebbe mai potuto uscire di scena in punta di piedi!
Ma perchè non gli scriviamo una mail e lo invitiamo a farlo subito? Così ci lascia un pò di spazio…
1Salutone!
marzo 31st, 2008 at 14:58
Troppo comodo capire che malattia ha il design, e nonostante lui abbia i mezzi per contribuire a curarla, andarsene girandogli le spalle.
Che squallido.
marzo 31st, 2008 at 16:37
@Alex
Parto dal presupposto che lo spremiagrumi mi piace e che è un regalo di laurea, quindi rappresenta molto per me. Ma i giudizi su questo oggetto, come sempre, sono assolutamente discordanti. O lo odi o lo ami. Conosco molte persone che lo usano quotidianamente e che garantiscono sia funzionale al 100%. Onestamente devo ammettere che non lo uso, l’ho provato, certo, ma per me è un’icona e mi piace che faccia parte dell’arredo della mia stanza. Per me resta comunque un oggetto molto bello
marzo 31st, 2008 at 16:39
@Fabio
non male come idea! Anche se credo sia solo una splendida trovata pubblicitaria. Alla fine della mail potremmo indicargli qualche lavoretto per arrivare alla fine del mese, poveretto, è disoccupato!!
marzo 31st, 2008 at 17:41
…ma come si diventa RockStar”k”? ci sono molti gruppi in giro per il mondo, ma pochi diventano divi…e penso che PS abbia deciso di andare a “fare la doccia dopo una trippletta”. A me non piace molto, ma alcuni oggetti sono riusciti, e anche se peccano di funzionalità comunque attirano l’attenzione come sculture “pop”.
Sul numero di marzo di Interni c’è un articolo e parla di Julia Lohmann : http://www.julialohmann.co.uk/ , provocatoria, irritante, sorprendente, e dei suoi prodotti fatti con parti di animali…tipo imbalsamazione di animali con apposite colate per fali diventare sedute, lampade fatte con stomaci di capra ecc… e spero che questa non sia la nuova avanguardia del design.
Non mi metto neppure a pensare che cosa potrà fare PS in futuro, perche sicuramente non avrà problemi finanziari…visto anche l’ultimo progetto di uno yacht di 118m, tra i più grandi al mondo, per Abramovich, e la corsa ai suoi prodotti che si scatenerà nel prossimo futuro.
Dico solo grazie, per quello che è stato, e per lasciare il posto ai nuovi…facessero così anche i nostri politici!!!
aprile 1st, 2008 at 09:30
La cosa che detesto di Philippe Starck è che si è sempre preso gioco di noi. Credo che, nonostate abbia un grande talento, abbia creato deliberatamente dei prodotti orrendi per prendersi gioco dei suoi committenti, degli altri designer come noi che alla fine magari avremmo cercato di imitarlo e non ultimo degli utenti finali. Ha più volte fatto affermazioni shock che poi con i fatti ha subito smentito dicendo: “lo sapete che sono un bugiardo…”. Il grande difetto di Philippe Starck è che è un megalomane e la cosa più assurda è che noi stiamo a sentire tutte le pagliacciate che dice. Se dovesse ritirarsi a me di certo non mancherà. Sono altri i designer che dovremmo prendere ad esempio, primo fra tutti il grande Ross.
aprile 1st, 2008 at 10:11
…ma speriamo sia vero e speriamo porti con se tutte le putt….e che ha fatto.
Prima che arrivasse lui l’industrial designer era un mestiere serio.
Bye bye, a mai più buffone!
aprile 1st, 2008 at 10:44
E’ ovvio perchè il design di Philippe Starck non è un design for all. La prima cosa che ho imparato da quando studio e faccio design è che deve essere per tutti e deve migliorare, in qualche aspetto, la vita delle persone. Dopo tutto il suo spremiagrumi non la migliorava per niente, anzi!!
aprile 1st, 2008 at 10:49
non a caso oggi è il primo aprile…
aprile 1st, 2008 at 11:20
il vero problema è che se filippo starck progetta una boiata che non serve a nulla (se non ad “arredare”), quello è comunque un oggetto di “design” (questo termine è troppo abusato di recente) perchè l’ha firmato lui !!! Lo scandalo non è lui, ma la pubblicità che gli hanno costruito intorno
aprile 2nd, 2008 at 15:20
siamo tutti più sereni ora ma, diciamoci la verità: chi, se avesse il coraggio, non vorrebbe essere come lui, avere i suoi soldi e la sua fama?! Quanti progettisti sono come lui, realizzano qualcosa che non serve assolutamente a nulla ma noi non li conosciamo, perchè in fondo, quello che arriva a noi è un nome, non tanto il progetto in sè. Quanti dovrebbero cambiar mestiere…
aprile 6th, 2008 at 13:04
…magari sta solo skiattato di soldi.. e cm tutti gli extra milionari insoddisfatti.. ora vuole qcosa di diverso..:S
à starkee (detto alla Borsi).. arripigliati!!
aprile 15th, 2008 at 10:14
Giusto che se ne vada. Il suo design vende perchè il suo nome viene prima. Non è questo il fondamento del design.
aprile 28th, 2008 at 17:20
credo, come Ivana maliziosamente ha scritto, che sia solo una fantastica trovata pubblicitaria! Al Salone c’era uno stand enorme pieno dei suoi prodotti…ma chi vuole prendere in giro!
maggio 5th, 2008 at 12:12
Se non ricordo male a metà anni novanta ha detto che si ritirava nel 2000… quindi sembrano le promesse di S.B.
giugno 17th, 2008 at 18:06
[...] volte ritornano…e Philippe Starck è già tornato! Ci aveva lasciati con le sue “scuse” pochi mesi fa, lasciandoci tutti senza fiato, a piangere e a strapparci i capelli! Ma non [...]
dicembre 3rd, 2008 at 09:02
[...] Starck ritorna! Dopo l’abbandono e le scuse sul design morto, si ripropone con il suo nuovo prodotto “democratic ecology“. Quando l’ecologia [...]
febbraio 2nd, 2009 at 11:37
Mi sembra uno di quei blog di “tifosi” che discutono di un fallo a centrocampo. Mi sembra che molti siano accecati dalle piccole cose (uno spremiagrumi, un soprammobile, un simbolo) e abbiano completamente perso il senso. il senso di cosa? il senso delle cose. dov’è la vera passione? negli adesivi? nei manifesti? non vedo una proposta nè un commitment, ma solo uno sgomitare di studenti che coccolano il loro ego circondandosi di frasi fatte, luoghi comuni e oggetti cult per un puro bisogno di appartenenza. e tutto va in fumo. Dice bene “Guido” a puntare il dito contro la propria ingenuità! Non vorrei vi sembrasse uno sgarbo, in realtà dovreste sentirvi offesi a morte ma ho paura sia sparito , insieme all’idea di un progetto, anche l’amor proprio. allora continuate pure a lusingarvi di questo niente.
hanno aperto or ora un blog sul nuovo look di Britney Speares! scusate..
ottobre 13th, 2009 at 16:57
[...] le scuse (finte) e la promessa di allontanarsi dal design, Starck ritorna più burlone che mai con i suoi [...]
ottobre 13th, 2010 at 20:50
SI VEDE KE DI DESIGN NE CAPITE POCO, LE COSì DETTE “BUFFONATE” DEL MITO PHILIPPE STARK, SI KIAMANO RINNOVAMENTO, NOVITà DALLA BANALISSIMA ARTE DEL PASSATO, lui gioca si immerge nell’arte (logicamente senza toglire nulla alla vecchia tradizione, xkè ogni periodo porta qualche rinnovamento, ke magari può piacere o no) …
PHILIPPE TORNA AL PIù PRESTO